Dagli anni ’60 ad oggi

Nel loro ultimo anno a Minneapolis ottennero il pessimo risultato di 25 vittorie e 50 sconfitte e ottennero di diritto la seconda al draft NBA con la quale scelsero Jerry West (futuro Hall of Famer). Con lui e gli altri 2 futuri Hall of Famer Elgin Baylor e Gail Goodrich la squadra raggiunse un livello altissimo ed era pronta per puntate al titolo. Quegli anni pero dovettero fare i conti con i Boston Celtics di Bob Cousy e del giocatore piu vincente di sempre, Bill Russell, con i quali persero 4 finali in 5 anni. I Lakers cambiarono palazzetto ma la storia rimase la stessa, anche al Forum, nella stagione 67/68 persero in finale sempre con quei Celtics. Nel 1969 arrivò Wilt Chamberlain, ancora attualmente miglior realizzatore della storia e detentore di 18 record diversi, ma anche quell’anno persero e Boston si aggiudico l’undicesimo titolo in 13 anni. L’anno successivo di fronte ai Lakers si presentarono i New York Knicks capaci di porre fine alla dinastia dei Celtics e anch’essi sconfissero la franchigia gialloviola.

Gli anni ’70

Nella stagione 1971-1972 venne eletto coach Bill Sharman e con lui alla guida della squadra i Lakers ottennero 33 vittorie di fila (attualmente ancora la striscia più lunga di vittorie) tra Novembre, Dicembre e Gennaio. Quell’anno raggiunsero 69 vittorie stabilendo un’altro record attualmente però detenuto dai Golden State Warriors che nel 2016 ne vinsero 73. Alle finali incontrarono ancora i New York Knicks che riuscirono finalmente a battere aggiudicandosi così finalmente il loro primo titolo a Los Angeles. Anche nella stagione 1972-1973 vinsero le finali battendo in 7 gare i Golden State Warriors. Nel ‘73 furono battuti clamorosamente in sole 5 gare dai Knicks questa serie fu l’ultima giocata da Wilt Chamberlain che si ritirerà. Nel ‘74 invece uscirono ai play-off contro i Bucks e questo fu l’anno del ritiro del ”Logoman”Jerry West. Nella stagione seguente fu acquistato Kareem Abdul-Jabbar, il giocatore più forte di quel tempo. Esperto in stoppate e della sua personalissima modalità di tiro. i ganci-cielo, vinse il premio di MVP 1975-1976 guidando le classifiche di rimbalzi, stoppate e minuti giocati ma non riuscì a portare la squadra ai play-off. La stagione dopo però, grazie al cambio dell’allenatore, ottennero la qualificazione ai play-off con un record di 53-29 e Kareem ancora MVP, Furono però sconfitti in finali di Conference dai Portland Trail Blazers. I successivi 2 anni non qualificarono nemmeno una volta ai play-off fino alla stagione ’79-’80 quando, al draft. scelsero con la prima scelta assoluta il fortissimo playmaker Magic Johnson dall’università del Michigan. In quell’anno vinsero 60 partite e Abdul-Jabbar vonse ancora il titolo di MVP. Sconfissero Phoenix Suns, Seattle SuperSonics e i Philadelphia 76ers aggiudicandosi il settimo titolo della franchigia e il secondo a Los Angeles.

Gli anni ’80 e la seconda rivalità con Boston

L’anno dopo furono eliminati al primoturno dei play-off dagli Houston Rockets di Moses Malone per via dei litigi avvenuti tra la squadra e il coach Paul Westhead che fu licenziato e al suo posto fu promosso Pat Riley che vinse 17 delle successive 20 partite e condusse i gialloviola alla vittoria del terzo titolo nella città californiana e l’ottavo della storia. Si ripeterono anche l’annata successiva nella quale raggiunsero quota 62 vittorie ma furono sconfitti nelle finali di Conferece. La stagione 1986-1987 li vide vincitori di un’altro titolo nazionale contro i Boston Celtics di Larry Bird guidate dalle magnifiche prestazioni di Magic Johnson he vinse il premio di MVP. La vittoria delle finali fu ripetuta anche nella stagione ’88-’89 questa volta però contro i Detroit Pistons i quali però si rivendicarono la stagione seguente quando li spazzarono per 4-0 nelle finali.
L’anno dopo furono eliminati al primoturno dei play-off dagli Houston Rockets di Moses Malone per via dei litigi avvenuti tra la squadra e il coach Paul Westhead che fu licenziato e al suo posto fu promosso Pat Riley che vinse 17 delle successive 20 partite e condusse i gialloviola alla vittoria del terzo titolo nella città californiana e l’ottavo della storia. Si ripeterono anche l’annata successiva nella quale raggiunsero quota 62 vittorie ma furono sconfitti nelle finali di Conferece. La stagione 1986-1987 li vide vincitori di un’altro titolo nazionale contro i Boston Celtics di Larry Bird guidate dalle magnifiche prestazioni di Magic Johnson he vinse il premio di MVP. La vittoria delle finali fu ripetuta anche nella stagione ’88-’89 questa volta però contro i Detroit Pistons i quali però si rivendicarono la stagione seguente quando li spazzarono per 4-0 nelle finali.

Gli anni ’90 del calo e la ricostruzione

Il 28 Giugno 1989 Kareem Abdul-Jabbar si ritirò ed i Lakers fallirono l’approdo alle finali di Conference. Nella stagione seguente si qualificarono alle finali ma furono sconfitti dai Chicago Bulls di un certo Micheal Jordan. Nel 1991 Magic Johnson annunciò di essere risultato positivo ad un test dell’HIV e annunciò il ritirò istantaneamente e senza di lui i Lakers ottennero solamente 43 vittorie, quella successiva 39 e quella dopo ancora 33. Nel ’95 Magic tornò e la squadra ottenne un risultato di 32-29 ma fu eliminata al primo round di play-off. Nel 1996 presero il free agent Shaquille O’Neal e il rookie di Charlotte Kobe Bryant. Con loro vinsero 56 partite e ne persero 26 approdando di diritto ai play-off nei quali sconfissero i Trail Blazers ma uscirono al turno successivo. La stagione successiva iniziò con un record positivo di 11-0 e vide la franchigia qualificarsi ai play-off ma persero le finali di Conference contro gli Utah Jazz, Shaq e Kobe però continuarono a crescere e a migliorare la propria intesa di coppia e Los Angeles aveva ben da sperare per il futuro.

Il three-peat di Kobe & Shaq (anni 2000)

I Lakers del nuovo millennio dominarono la scena del basket americano vincendo per tre anni consecutivi il titolo: nel 2000 contro gli Indiana Pacers, nel 2001 contro i Philadelphia 76ers e nel 2002 contro i New York Knicks. Dopo questo fantastico triennio seguirono 4 anni di transizione (dal 2003 al 2007), il primo anno furono sconfitti ai play-off dagli Spura, l’anno successivo ingaggiarono due futuri Hall of Famer ma quell’anno le liti scoppiate tra Shaq e Kobe, accusato di molestie, portarono ad una pessima sconfitta per 4-1 alle finali che fecero terminare la stagione con la cessione dello stesso Shaq in quanto la società preferì puntare su Kobe. L’anno dopo non si qualificarono ai play-off e Kobe fu colpito da un infortunio alla caviglia che non gli permetterà di giocare per alcuni mesi. Nonostante il ritorno di Phil Jackson i Lakers furono fermati per due anni consecutivi dei Phoenix Suns. Nella stagione 2007-2008 raggiunsero il primo posto dopo 4 anni dall’ultima volta trascinati dall’esplosione del giovane centro Andrew Bynum che, proprio dopo aver portato la squadra in cima alla classifica si infortunò alla caviglia e la società acquistò quindi dai Memphis Grizzlies il centro Pau Gasol, unica stella della squadra del Tennessee. L’intesa tra Pau e Kobe si dimostrò formidabile e portò i Lakers alle finali dove incontrarono i Celtics per la decima volta nella storia e persero 4-2. La stagione dopo ottennero un record di 65-17 e, superati i play-off, sconfissero in 5 gare gli Orlando Magic tornando così alla vittoria del titolo. L’anno dopo la formazione rimase praticamente immutata e raggiunsero ancora le finali nelle quali incontrarono ancora i Boston Celtics che quest’anno però sconfissero vincendo così il sedicesimo titolo nella storia della franchigia californiana. Nel 2010/11 verranno eliminati dai Dallas Mavericks, futuri vincitori del titolo, ai play-off per 4-0.

Il declino (2011-2018)

Nel 2012 furono eliminati dopo una bellissima serie di 5 gare dagli Oklahoma City Thunder. L’anno dopo verranno ingaggiati Steve Nash e Dwight Howard. Nonostante questi due acquisti molto importanti la stagione comincia male e viene ingaggiato nel ruolo di allenatore Mike D’Antoni che porterà a stento la squadra ai play-off venendo eliminato al primo round dagli Spurs per 4-0. La stagione successiva Dwight Howard firmerà con Houston per colpa dei pessimi rapporti con Kobe. La stagione terminerà con il record di 27-55 e per la prima volta dopo 5 anni i Lakers non si qualificheranno ai play-off. Nelle 4 stagioni successive non si qualificheranno mai ai play-off e utilizzeranno la scelte ai draft per prendere Julius Randle, D’Angelo Russel, Brandon Ingram e Lonzo Ball. A fine stagione 2016 si ritirerà dopo 20 stagioni con la franchigia. Nel 2017 ottennero il record di 35-47 migliorando nettamente quello delle stagioni precedenti arrivando all’undicesimo posto.

L’era LeBron James (2018-oggi)

Nell’estate del 2018 i dirigenti riusciranno ad ingaggiare il free-agent più ambito, LeBron James, con un contratto di 154 milioni di dollari. Vengono confermati anche gli altri giovani e con il resto del salario vengono presi giocatori esperti in scadenza. La squadra comunque non raggiungerà i play-off per colpa di un infortunio di LeBron. Nel 2019 con un trade che vedrà partire gran parte dei giovani arriva l’ala grande Antony Davis e verra sostituito come allenatore Frank Vogel. Questa nuova squadra, molto esperta ma comunque con molta qualità si qualificherà ai play-off e poi, 10 anni dopo l’ultima volta, alle finali nelle quali batteranno i Miami Heat trascinati da un LeBron James che verrà eletto MVP delle finali. Nella stagione 2020-2021 per colpa della difficoltà dei nuovi acquisti ad inserirsi e degli infortuni arriveranno a malapena ai playoff venendo eliminati per 4-2 dai Phoenix Suns.
Nell’estate del 2018 i dirigenti riusciranno ad ingaggiare il free-agent più ambito, LeBron James, con un contratto di 154 milioni di dollari. Vengono confermati anche gli altri giovani e con il resto del salario vengono presi giocatori esperti in scadenza. La squadra comunque non raggiungerà i play-off per colpa di un infortunio di LeBron. Nel 2019 con un trade che vedrà partire gran parte dei giovani arriva l’ala grande Antony Davis e verra sostituito come allenatore Frank Vogel. Questa nuova squadra, molto esperta ma comunque con molta qualità si qualificherà ai play-off e poi, 10 anni dopo l’ultima volta, alle finali nelle quali batteranno i Miami Heat trascinati da un LeBron James che verrà eletto MVP delle finali. Nella stagione 2020-2021 per colpa della difficoltà dei nuovi acquisti ad inserirsi e degli infortuni arriveranno a malapena ai playoff venendo eliminati per 4-2 dai Phoenix Suns.